giovedì 11 luglio 2019

#11 I vestiti di Stephen


Il figlio dell'uomo - Magritte
L'abito fa il monaco? Osserviamo i vestiti consunti di Stephen. Il loro colore lugubre. Ci parleranno di lui e della sua condizione, sotto l'occhio impietoso di Buck Mulligan.

Per guardare questo video su youtube, clicca qui sotto:
https://youtu.be/wFKGuuX3DAc

Ecco il testo in lingua originale del brano citato dall'Ulysses in questo video:
—Ah, poor dogsbody, he said in a kind voice. I must give you a shirt and a few noserags. How are the secondhand breeks?
—They fit well enough, Stephen answered.
Buck Mulligan attacked the hollow beneath his underlip.
—The mockery of it, he said contentedly, secondleg they should be. God knows what poxy bowsy left them off. I have a lovely pair with a hair stripe, grey. You’ll look spiffing in them. I’m not joking, Kinch. You look damn well when you’re dressed.
—Thanks, Stephen said. I can’t wear them if they are grey.
—He can’t wear them, Buck Mulligan told his face in the mirror. Etiquette is etiquette. He kills his mother but he can’t wear grey trousers.
(James Joyce 1922)
La lettura del brano originale è ad opera di Frank Delaney e tratta dal podcast ReJoyce:
https://blog.frankdelaney.com/re-joyce/

Ecco i testi delle traduzioni in italiano dall'Ulisse lette e citate in questo video:
– Ah, povero corpo d’un cane! disse con voce gentile. Ti devo dare una camicia e qualche moccichino. E che ne è delle brache di seconda mano?
– Mi vanno abbastanza bene, rispose Stephen.
Buck Mulligan attaccò l’incavo sotto il labbro inferiore.
– Che canzonatura, disse soddisfatto. Si dovrebbero chiamare di seconda gamba. Dio sa quale sifiletilico le ha smesse. Io ne ho un bel paio con un righino, grigie. Con quelle farai faville. Non sto scherzando Kinch. Fai un figurone quando ti vesti bene.
– Grazie, disse Stephen. Non le posso portare se sono grigie.
– Non le può portare, Buck Mulligan disse alla sua faccia nello specchio. L’etichetta è l’etichetta. Ammazza la madre ma non può portare pantaloni grigi.
(Giulio De Angelis, 1960, Mondadori)
– Ah, povera bestia da soma, disse con voce gentile. Devo darti una camicia e qualche straccio per il naso. Come ti stanno quei calzoni di seconda mano?
– Abbastanza bene, rispose Stephen.
Buck Mulligan attaccò l’incavatura sotto il labbro inferiore.
– Che presa in giro, disse soddisfatto, di seconda gamba si dovrebbe dire. Dio solo sa quale lebbroso alcolizzato li avrà scartati. Ne ho un paio seri a righe, bellissimi, grigi. Sembrerai un signorino. Non scherzo, Kinch. Stai maledettamente bene quando ti vesti elegante.
– Grazie, disse Stephen. Se sono grigi non li posso indossare.
– Non li può indossare, lui, disse Buck Mulligan rivolgendosi alla propria faccia nello specchio. L’etichetta è etichetta. La madre la può pure ammazzare, ma indossare pantaloni grigi, questo no.
(Enrico Terrinoni, 2012, Newton Compton)
– Ah, povera bestia che non sei altro, disse con voce gentile. Devo darti una mia camicia e qualche fazzoletto da naso. Come vanno le brache di seconda mano?
– Mi vanno abbastanza bene, rispose Stephen.
Buck Mulligan prese a radersi la fossetta sotto il labbro inferiore.
– Bisognerebbe dire di seconda gamba, no? Ah, che ridere! commentò contento. Chissà quale sifilitico menagramo li ha smessi, quei calzoni. Ne ho un bellissimo paio a righine grigie.
Farai una figura da gagà con quelli. Non scherzo, Kinch, quando ti vesti bene fai una gran figura.
– Grazie, fece Stephen, ma se sono grigi non posso metterli.
– Non può metterseli, disse Buck Mulligan rivolto allo specchio. L’etichetta va rispettata. Lui ammazza sua mamma ma non può portare calzoni grigi.
(Gianni Celati, 2013, Einaudi)
Ho inoltre citato l'Amleto di Shakespeare, dall'atto I:
How is it that the clouds still hang on you?
(...)
Cast thy nighted colour off.
Perché ancora quelle nubi sulla tua fronte?
(...)
Scuoti di dosso quel colore notturno.

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