martedì 26 febbraio 2019

#2 Incontriamo Stephen Dedalus

"he peered down the dark winding stairs"
Incontriamo per la prima volta Stephen Dedalus, uno dei protagonisti del romanzo. Leggeremo subito dei suoi rapporti con Buck Mulligan e del suo soprannome Kinch. Ma solo per poco, perché Buck Mulligan gli ruba ancora la scena: parleremo della sua vestaglia, dei suoi capelli. Conosceremo chi sono gli alter ego dei due personaggi. Ma soprattutto individueremo il luogo di svolgimento della scena: la torre Martello di Sandycove.

Per guardare questo video su youtube, clicca qui sotto:
https://youtu.be/RHvHmfcNwYc

Ecco il testo in lingua originale del brano citato di questo video:
Halted, he peered down the dark winding stairs and called up coarsely:
—Come up, Kinch. Come up, you fearful Jesuit.
Solemnly he came forward and mounted the round gunrest. He faced about and blessed gravely thrice the tower, the surrounding country and the awaking mountains. Then, catching sight of Stephen Dedalus, he bent towards him and made rapid crosses in the air, gurgling in his throat and shaking his head. Stephen Dedalus, displeased and sleepy, leaned his arms on the top of the staircase and looked coldly at the shaking gurgling face that blessed him, equine in its length, and at the light untonsured hair, grained and hued like pale oak.
(James Joyce 1922)
La lettura del brano originale è ad opera di Frank Delaney e tratta dal podcast ReJoyce:
https://blog.frankdelaney.com/re-joyce/

Ecco i testi delle traduzioni in italiano lette e citate in questo video:
Fermatosi, scrutò la buia scala a chiocciola e chiamò berciando:
– Vieni su, Kinch! Vieni su, pauroso gesuita.
Maestosamente avanzò e ascese la rotonda piazzuola di tiro. Fece dietro-front e con gravità benedisse tre volte la torre, la campagna circostante e i monti che si destavano. Poi, avvedutosi di Stephen Dedalus, si chinò verso di lui e tracciò rapide croci nell’aria, gorgogliando di gola e tentennando il capo. Stephen Dedalus, contrariato e sonnolento, appoggiò i gomiti sul sommo della scala e guardò con freddezza la tentennante gorgogliante faccia che lo benediceva, cavallina nella lunghezza, e i chiari capelli senza tonsura, marezzati color quercia chiaro.
(Giulio De Angelis, 1960, Mondadori)
Immobile scrutava dall’alto la buia scala a chiocciola, e sgraziato strillò:
– Vieni su, Kinch. Vieni su, spaurito gesuita.
Solenne avanzava montando sulla tonda piazzola di tiro. Con un dietro front, benedisse severo tre volte la torre, la terra circostante e le montagne appena sveglie. Poi, accorgendosi di Stephen Dedalus, a lui si chinò e prese a disegnare veloci croci nell’aria, gorgogliando di gola e scuotendo il capo. Stephen Dedalus, contrariato e in preda al sonno, poggiò le braccia sulla sommità delle scale, e gelido squadrò quella faccia gorgogliante che scuotendosi lo benediceva, equina in tutta la sua lunghezza, i capelli biondi non tonsurati, screziati e color quercia chiara.
(Enrico Terrinoni, 2012, Newton Compton)
Fermatosi, scrutò giú nel buio della scala a chiocciola con un richiamo sguaiato.
– Vieni su, Kinch, disgustoso d’un gesuita.
Avanzò solenne e salí sulla rotonda piattaforma del bastione. Qui fece un giro d’occhi e con gesti compassati benedisse tre volte la torre e la contrada circostante e le montagne al risveglio. Indi, adocchiato Stephen Dedalus, si chinò verso di lui abbozzando alcuni svelti segni della croce nell’aria, borbogliando e scuotendo il capo. Stephen Dedalus, sonnacchioso e tediato, appoggiò le braccia in cima alla scala e squadrò gelidamente la faccia che lo benediceva bofonchiando e ballonzolandogli davanti, faccia lunga da cavallo, con l’intonsa zazzera bionda, tinteggiata d’un pallido color quercia.
(Gianni Celati, 2013, Einaudi)

mercoledì 20 febbraio 2019

#1 Incontriamo Buck Mulligan


"Introibo ad altare dei"
In questo primo appuntamento ascolteremo l'incipit dell'Ulisse per iniziare subito il confronto fra le tre traduzioni italiane e il testo originale. Vi parlerò della prima parola del romanzo, l'aggettivo "Stately". E faremo conoscenza col personaggio che apre la narrazione, il bizzarro Buck Mulligan: la sua vestaglia, i suoi capelli, e le sue irriverenti parodie 'sacerdotali'. Daremo inoltre i primi rudimenti per approcciarsi al primo episodio del romanzo.


Per guardare questo video su youtube, clicca qui sotto:
https://youtu.be/6ITsrPGiYX0

Ecco il testo in lingua originale del brano citato di questo video:
Stately, plump Buck Mulligan came from the stairhead, bearing a bowl of lather on which a mirror and a razor lay crossed. A yellow dressing-gown, ungirdled, was sustained gently behind him by the mild morning air. He held the bowl aloft and intoned:
—Introibo ad altare Dei.
(James Joyce 1922)
La lettura del brano originale è ad opera di Frank Delaney e tratta dal podcast ReJoyce:
https://blog.frankdelaney.com/re-joyce/

Ecco i testi delle traduzioni in italiano lette e citate in questo video:
Solenne e paffuto, Buck Mulligan comparve dall’alto delle scale, portando un bacile di schiuma su cui erano posati in croce uno specchio e un rasoio. Una vestaglia gialla, discinta, gli levitava delicatamente dietro, al soffio della mite aria mattutina. Levò alto il bacile e intonò:
– Introibo ad altare Dei.
(Giulio De Angelis, 1960, Mondadori)
Statuario, il pingue Buck Mulligan spuntò in cima alle scale, con in mano una ciotola di schiuma su cui giacevano in croce uno specchio e un rasoio. La vestaglia gialla, slacciata, era lievemente sostenuta alle sue spalle dall’aria delicata del mattino. Alzò la ciotola al cielo e intonò:
– Introibo ad altare Dei.
(Enrico Terrinoni, 2012, Newton Compton)
Imponente e grassoccio, Buck Mulligan stava sbucando dal caposcala con in mano una tazza piena di schiuma, su cui s’incrociavano uno specchio e un rasoio. La sua vestaglia gialla, priva di cintura, era lievemente sollevata sul retro da una dolce arietta mattutina. Tenendo alta la tazza, intonò:
– Introibo ad altare Dei.
(Gianni Celati, 2013, Einaudi)
In questo video ho citato anche la seguente preghiera del rito di San Pio V della celebrazione eucaristica:
Praecinge me, Domine, cingulo puritatis, et exstingue in lumbis meis humorem libidinis; ut maneat in me virtus continentiae et castitatis.
Cingimi, Signore, con il cingolo della purezza e liberami dalle passioni della libidine, affinché rimanga sempre in me la virtù della continenza e della castità.
Se siete interessati ad ascoltare il canto gregoriano completo dell' "Introibo ad altare dei" di cui ho cantato l'incipit nel video, potete ascoltarlo qui:
https://www.youtube.com/watch?v=9cfrSJ4RUBg

Ho inoltre fatto riferimento agli schemi che Joyce aveva redatto ed inviato ai suoi amici Linati e Gilbert per agevolare la comprensione della struttura dell'Ulisse, li trovate su wikipedia ai seguenti link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Schema_Linati
https://it.wikipedia.org/wiki/Schema_Gilbert

martedì 19 febbraio 2019

#0 Introduzione



Ciao a tutti e benvenuti.
In questa serie di video tenteremo di ritrarre e ritrattare ancora l'Ulisse di James Joyce, cercando di delinearne almeno i tratti fondamentali, partendo dall'ascolto di brevi passi in lingua originale (con la voce di Frank Delaney) per poi tornare sulle traduzioni italiane di Giulio De Angelis del 1960, di Enrico Terrinoni del 2012 e Gianni Celati del 2013.
Più che approfondire l'esegesi e l'analisi critica del romanzo, sarà interessante scoprire come invece il confronto stesso fra le traduzioni possa in qualche modo ricondurci proprio al testo originale.
Quindi buona lettura e buon ascolto.


Clicca qui sotto per vedere il video introduttivo #0 su youtube:
https://youtu.be/qHPDRMhPcwQ